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Chiese e Monumenti

Ultima modifica 16 gennaio 2023

LA CHIESA Madre Maria SS. Annunziata

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La costruzione della struttura della Chiesa Madre Maria SS. Annunziata venne completata sotto il dominio del barone Visconte Rizzo, precisamente nell'’anno 1596, come recitava l’incisione sino al 1932 in un angolo frontale dell’edificio. Le rifiniture interne, continuate dagli eredi del Barone, si conclusero solo un secolo dopo. La navata centrale della Chiesa conta sette altari, quattro a destra e tre a sinistra, mentre altri 5 si trovano nel martello. Entrando sul lato destro si trovano quattro altari con le statue di Santa Lucia, San Biagio, Sant’Antonio e del sacro Cuore, mentre nella parete di sinistra sono posti quelli di Santa Rita, della Madonna del Rosario con Santa Caterina e San Domenico, e quello della Madonna Immacolata. Dell’antica chiesa si conserva inoltre perfettamente il monumento funerario del Visconte Rizzo, fondatore di Merì. Accanto ad esso, che si trova a sinistra dell’ingresso principale, è collocata una scala a chiocciola in ferro che porta alla tribuna dove è situato un antico organo a mantice utilizzato sino a recente nelle ricorrenze più importanti. Sono inoltre rimasti integri gli altari secondari di S. Vittorina, del SS. Sacramento e del SS. Crocifisso. Il primo, risalente al 1679 ed eseguito su commissione dell’allora Governatore di Merì, Don Filippo Jancuzzo, è collocato in fondo a destra del martello ed è decorato con marmi colorati e pietre dure. La tela che raffigurava originariamente S. Vittorina è andata distrutta durante il sisma del 1908, per cui l’altare ospita, da oltre mezzo secolo, la statua di San Giuseppe. Il secondo altare, collocato sulla sinistra del martello, è invece importante dal lato storico, in quanto fu fatto costruire da un nobile spagnolo nell’anno 1676. Mentre il terzo, dedicato al SS. Crocifisso, è posto in testa a destra del martello. La sua fattura, analoga agli altri due, lascia presupporre che fu costruito nello stesso periodo. 

 

"L' ANTICO POZZO SITO IN PIAZZA XXIV MAGGIO"

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Il pozzo fu rinvenuto durante i lavori di costruzione della piazza,era stato interrato, e fu ricostruito nella parte superiore qualche decennio addietro; riteniamo che i materiali usati nella ricostruzione abbiano tenuto poco conto dell'epoca della sua realizzazione. Guardandovi dentro sono ben visibili le antiche pareti.

Questa piazza era situata davanti l'antico palazzo del Visconte Rizzo, ancora oggi è intesa come " chianu palazzu".

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Dell'antica dimora non rimane traccia.

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Monumento eretto in memoria del Maggiore Filippo Migliavacca, ufficiale di origine milanese ferito gravemente in combattimento durante la battaglia di Milazzo e successivamente deceduto a Merì

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Monumento dedicato al barone Visconte Rizzo; il giovane barone,originario di Messina, ereditò il feudo dopo una lunga lotta giudiziaria per la successione, ed intuendo che la vicinanza del porto di Milazzo e la posizione lungo la strada di collegamento Messina - Palermo avrebbero giocato a favore di un rapido sviluppo, vi realizzò anche un impianto per la produzione e la lavorazione della seta, come ricorda il nome "manganelli". Infatti per la lavorazione della seta,oltre ai filatoi,erano necessari i mangani per la manganatura del prodotto grezzo. Il barone fece costruire magazzini e case per gli operai,come ricorda il nome di via "Setaioli", favorendo così l'immigrazioni di operai dai paesi vicini e l'urbanizzazione della zona.

 

Dalle Pubblicazioni di: Antonino Coppolino - Merì nella storia -


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